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Expo 2015, consigli per visitarlo con bambini piccoli
Due giorni fa ho finalmente avuto modo di visitare Expo 2015. Oggi voglio raccontarvi la mia esperienza e soprattutto l’organizzazione e la gestione della giornata con la mia bambina che è ancora piccolina.
Partiti in mattinata dalle montagne trentine dopo circa 4 ore d’auto siamo arrivati a Milano. Direzione Rho Fiera, abbiamo lasciato l’auto nel posteggio P3 al costo di 16,50 € per l’intera giornata e armati di passeggino ci siamo diretti verso l’ingresso dell’Expo. Entrando dalla Metro Milano Fiera ci è stato consigliato di accedere dall’ingresso Triulza per evitare scale e così abbiamo fatto.
Arrivati ai varchi, subito prima di entrare, abbiamo ricevuto in omaggio un pacco di salviettine Chicco, sempre utili per chi ha dei bimbi piccoli e ci siamo messi in coda per i controlli. Una volta arrivati ho dovuto svuotare completamente il passeggino posare tutto il contenuto nelle vaschette e fare tutti quei noiosi passaggi necessari ai controlli di sicurezza e con un bimbo al seguito non è mai piacevole. Superato questo ostacolo è cominciato il nostro giro tra i padiglioni di Expo 2015.
Avviatici sul chilometro e mezzo di viale principale abbiamo iniziato a visitare i diversi padiglioni. In un solo giorno, per di più con bimbi al seguito e con le loro esigenze, è praticamente impossibile visitare tutto ma fortunatamente in molti siti esistono code prioritarie (con modalità differenti a discrezione dei diversi espositori) per disabili, donne in gravidanza, anziani e bambini piccoli con passeggini. Grazie a questa accortezza siamo riusciti a visitare diversi padiglioni anche se comunque tanta pazienza e scarpe comode sono necessarie.
In una giornata si riesce a vedere ben poco per cui è bene scegliere a priori cosa visitare o, se si preferisce, lasciarsi guidare dall’istinto del momento. A mio parere tra i padiglioni che abbiamo visitato internamente i più belli sono senza dubbio quello del Marocco, semplice ma d’effetto, e quello del Giappone, impeccabile e stupefacente. Per quest’ultimo anche con coda prioritaria abbiamo fatto circa 50 minuti di attesa, per la fila normale era 3 volte tanto, ma ne è valsa davvero la pena. Una menzione speciale al padiglione Austria che porta direttamente nel cuore di una vera e propria foresta.
Sul fronte dei servizi ho trovato comodissime le tante fontane con acqua sia frizzante sia naturale e le aree fasciatoio allestite da Chicco. In quella che ho usato io c’erano a disposizione salviettine, pannolini, lenzuolini in carta monouso a strappo, un ampio piano d’appoggio con lavandino, un fasciatoio morbido e una poltrona da allattamento, e, cosa da non sottovalutare spazio all’interno per entrare agevolmente il passeggino senza doversi preoccupare per averlo lasciato incustodito all’esterno.
Sul fronte alimentare io ho preparato per la mia bimba dei piccoli tramezzini con prosciutto tagliati in quattro parti ed il mio solito kit per la pappa fuori casa che uso quando sono fuori. Alternando i quadretti di toast, qualche crackers, dei biscotti integrali ai cereali ed i suoi omogenizzati abbiamo affrontato alla grande la giornata senza doverci muovere alla ricerca di qualcosa da mangiare ed intrattenendola con il cibo durante le code.
Le attività per i bambini dentro non mancano ma lei per molte cose è ancora troppo piccola per cui abbiamo vissuto questa giornata più come un’occasione per trascorrere del tempo tutti insieme.
Piacevoli anche per lei la Parata di Foodie, con mascotte e musica in giro per il vialone, ed il celebre spettacolo dell’albero della vita che tra luci, musica e giochi d’acqua incanta grandi e piccini.
Con grande rammarico non siamo riusciti a visitare il Children Park che avrei tanto voluto vedere entrati in Expo si perde la cognizione del tempo, gli spazi sono davvero ampi e arrivare da un punto ad un altro dell’area non è cosa da poco quando si è con bimbi. Esiste anche un servizio navetta all’interno del sito ma non non l’abbiamo utilizzato anche perchè tra confusione e passeggino non ci siamo nemmeno avventurati.
Complessivamente è un luogo molto bello da vedere, soprattutto la sera, un luogo magico per appassionati di design ma se si guarda più da vicino ogni singolo padiglione non sono rimasta poi così soddisfatta. Il tema centrale secondo me è stato affrontato in modo troppo confusionario e a volte banale. A mio parere c’è tantissimo fumo e poco arrosto. Molta cura estetica e pochi contenuti validi. Io mi aspettavo qualcosa di molto diverso, immaginavo che ogni padiglione permettesse di entrare nell’atmosfera e nell’animo dei diversi paesi e offrisse un tour sensoriale ma, a parte qualche eccezione così non è.
Se vi aspettate di vedere qualcosa di incredibilmente affascinate, a mio parere, risparmiatevi la fatica o cercate un biglietto in offerta. Se invece le vostre aspettative sono più contenute preparatevi per una bella giornata in famiglia lasciandovi sorprendere dalle piccole cose che può regalarvi ogni angolo di Expo 2015. A questo punto secondo me è tutta una questione di prospettive.
Presto vi racconterò bene come mi organizzo in auto con la bimba, soprattutto per viaggi molto lunghi. Ma questo è un altra storia.
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